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Gruppi sanguigni
Essere informati sui gruppi sanguigni dei gatti e
conoscere quello dei propri esemplari può essere
fondamentale per la sopravvivenza delle nostre
cucciolate. Il rischio per i cuccioli, infatti, nelle
prime ore di vita può, in alcuni casi, essere veramente
alto; addirittura la mortalità sarà del 100% se non
vengono prese delle precauzioni. Si parla di una
patologia chiamata "eritrolisi neonatale", in cui si ha
la distruzione dei globuli rossi dei neonati da parte di
anticorpi anti-gruppoA presenti nel colostro della madre
(di gruppo B), che viene assunto dai cuccioli nelle
prime ore di vita.
Negli animali, a differenza dell'umano, esistono solo
due gruppi sanguigni differenti: A e B.
In natura, dato che le gatte B sono soggette a perdere
più cuccioli rispetto a quelle di tipo A, prevalgono
gatti di gruppo A. Nelle popolazioni feline selezionate,
però, sopratutto in quelle in cui gli allevatori possono
nutrire i cuccioli tenendoli lontani dalla madre per le
prime 16-24 ore, si è molto diffuso anche il gruppo
sanguigno B.
Le femmine di gruppo A devono preferibilmente
essere accoppiate con maschi dello stesso gruppo
sanguigno, ma possono anche accoppiarsi con maschi B
senza rischiare la morte dei piccoli in quanto si
formerebbero talmente pochi anticorpi anti-A da
risultare praticamente innocui per i cuccioli.
Le femmine di gruppo B, invece, devono essere
accoppiate SOLO con maschi di gruppo B, amenoche non si
abbia la possibilità e la pazienza di allattare la
futura cucciolata artificialmente per le prime 24 ore di
vita.
Generalmente, dovrebbe essere chiaro a tutti gli
allevatori che la morte di cuccioli a causa di questo
problema può, nella maggior parte dei casi, essere
evitata tramite un semplice test del sangue prima
dell'accoppiamento..!!
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